Revello Carlo e Figli

Quella di Carlo Revello e della sua famiglia è una storia fatta di piccoli passi e di una ricerca costante della propria identità e del proprio equilibrio. Una storia iniziata con la separazione dalla Fratelli Revello dell’Annunziata di La Morra e continuata nei primi anni utilizzando i vini avuti in dote proprio da quella separazione. Dal 2016 invece le prime vinificazioni in autonomia dei propri vigneti e delle proprie uve, in particolare di Rocche dell’Annunziata e di Giachini (quest’ultimo tornato in produzione con l’annata 2017).
A segnare questa seconda fase dell’azienda, la decisione di rinunciare ai rotomaceratori, di puntare su un uso discreto del legno e una crescente attenzione alla freschezza, specie dal 2020, anche grazie al contributo sempre più determinante del figlio Erik. Una rimodulazione stilistica che, da un lato, sacrifica forse un poco di struttura, ma che dall’altro garantisce un bonus importante in termini di beva e di personalità. Inutile quindi aggiungere che si tratta di un nome da tenere sempre più presente nelle prossime vendemmie.

• Note aggiuntive
• Prima annata imbottigliata come Carlo Revello e Figli: 2011.
• Il Barolo classico è un assemblaggio derivante dalle MGA Annunziata, Bricco Manescotto, Lirano e Manocino (le ultime due sono entrate nel blend a partire dall’annata 2019).
• Il Barolo RG prendeva il nome dalle iniziali delle MGA di provenienza delle uve nelle prime annate (Rocche dell’Annunziata e Giachini), mentre l’annata 2016 (l’ultima prodotta) era un assemblaggio delle MGA Boiolo e Giachini.