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Aziende

LEGGETEMI!
Lo so, l’uso del maiuscolo sul web non è un esempio di buona educazione, ma in un modo o nell’altro avevo bisogno di attirare la vostra attenzione e allo stesso tempo di “suggerirvi” che questo titolo, più che una raccomandazione, è un vero e proprio imperativo.
Prendetevi dunque un po’ di tempo e leggete con attenzione le tante precisazioni che seguiranno, perché – credetemi – i fraintendimenti sono davvero dietro l’angolo (e nel caso vi rimangano dei dubbi, non esitate a inviare un messaggio a mapman360@enogea.it).

Partiamo innanzitutto dalla schermata che trovate qui sotto. In essa sono riportate – salvo rare eccezioni – tutte le aziende presenti nel nostro database che possiedono e/o affittano vigne all’interno della zona di produzione Barolo e che lo producono o lo produrranno in un prossimo futuro. Sono invece esclusi per il momento i semplici imbottigliatori e i marchi secondari di aziende già presenti nel database.
Anche così facendo, il database di BAROLOMGA360 resta di gran lunga il più completo e aggiornato che possiate trovare. Inutile farne mistero.

Scendiamo ora nel dettaglio.

  • Su fondo bianco sono elencate, in ordine di data di aggiornamento, le aziende a cui è dedicata una scheda di approfondimento completa di tutti i dati a nostra disposizione, comprese le immagini panoramiche dei vigneti, gli estratti della mappa geoviticola e il testo descrittivo. Per accedere alla scheda basterà cliccare sul nome dell’azienda.
  • Su fondo grigio sono invece elencate, sempre in ordine di data di aggiornamento, tutte le aziende accompagnate da una scheda di approfondimento completa di dati anagrafici, vini prodotti e MGA in cui hanno vigneti, ma ancora priva delle immagini panoramiche, degli estratti della mappa geoviticola e del testo descrittivo.
  • Perché questa distinzione? È presto detto. Come potete facilmente immaginare, raccogliere le informazioni, elaborarle e realizzare le immagini panoramiche richiede uno sforzo a dir poco titanico e migliaia di ore di lavoro. Attendere che tutte le aziende del database fossero completate avrebbe quindi significato – una volta giunti alla fine del lavoro – riprendere tutto in mano e ricominciare da capo, rinviando così a tempo indeterminato la pubblicazione. Meglio quindi procedere per gradi, completando periodicamente un certo numero di aziende (non per forza le migliori o le più famose) e far crescere così con il tempo il numero di aziende “bianche” a discapito di quelle “grigie”, nello spirito di un vero e proprio database in continuo aggiornamento.
  • Nonostante questo tipo di approccio potrà sicuramente capitare – specie con il tempo – che alcuni contenuti non siano sempre aggiornati (penso soprattutto alle immagini panoramiche). Spiace, ma non c’è una vera soluzione perché, soprattutto nel caso dei vigneti, i cambiamenti sono all’ordine del giorno e tenerne traccia in tempo reale è cosa pressoché impossibile.
  • Quanto all’ordinamento, se quello predefinito non fosse di vostro gradimento, potrete passare a un ordinamento alfabetico o effettuare una ricerca specifica utilizzando l’apposita barra.
  • Come in ogni opera, anche nel nostro sito non mancheranno gli errori, le inesattezze, le dimenticanze e le assenze. Di questo chiediamo fin d’ora perdono, sia al lettore sia alle aziende. Nel caso ve ne accorgeste, segnalatele. Sarà un piacere porvi rimedio nel più breve tempo possibile.

Una volta cliccato sul nome dell’azienda prescelta (con fondo bianco), arriverete a una pagina con tre diversi elementi (versione desktop e tablet): un’immagine di sfondo, un menu (nell’angolo in basso a sinistra) e un pulsante “apri scheda”, nell’angolo in basso a destra. Vediamo come funzionano i primi due e cosa offrono, dato che il terzo non ha bisogno di spiegazioni (nel caso delle aziende su fondo grigio si aprirà direttamente la scheda di approfondimento).

  • Sfondo: si tratta di una o più immagini panoramiche che potranno essere selezionate utilizzando le apposite miniature. Una volta selezionate, le immagini potranno poi essere navigate con gli strumenti che trovate sotto le miniature (gli stessi presenti nel resto del sito) oppure trascinate con il dito o con il mouse a seconda che stiate utilizzando un computer desktop, un telefono o un tablet.
  • Sfondo: a ciascuna miniatura sono associati uno o più nomi per aiutarvi a trovare ciò che desiderate; non di rado questi nomi saranno però soltanto una parte delle MGA e/o delle Vigne approfondite nella relativa immagine panoramica; il mio consiglio è dunque di ruotare sempre e comunque l’immagine nella sua interezza così da essere certi che nulla vi sia sfuggito.
  • Sfondo: di norma le immagini panoramiche possono essere ruotate solo in senso orizzontale; in alcuni casi è tuttavia possibile scorrerle anche verso l’alto per vedere meglio ciò che si trova nella parte bassa dello schermo. Nel dubbio che ci possa essere qualcosa di nascosto, provate: se l’immagine non si sposta significa che non c’è nulla di interessante da vedere.
  • Sfondo: nelle immagini panoramiche sono evidenziati soltanto i vigneti aziendali che ricadono all’interno di una MGA, senza fare alcuna distinzione tra quelli effettivamente di proprietà e quelli in affitto; laddove importanti, sono stati evidenziati anche i vigneti in cui si acquistano semplicemente le uve.
  • Sfondo: di regola, i vigneti aziendali sono stati evidenziati in colore azzurro mentre in rosso sono i vigneti della MGA in cui ricadono; moltissime sono le eccezioni, legate sia alla resa a video dei colori (non sempre il rosso e l’azzurro si sposano bene all’immagine sottostante) sia alla presenza sulla stessa immagine di due o più MGA; in questi casi ho utilizzato anche il verde e il magenta per i vigneti aziendali e il giallo o l’arancione per le MGA.
  • Sfondo: quando possibile, ho cercato di riunire nelle immagini panoramiche il maggior numero di vigneti aziendali, privilegiando così il contesto (punto per me sempre fondamentale) rispetto alla precisione e al dettaglio; in casi particolarmente significativi, o laddove l’immagine fosse particolarmente riuscita e/o evocativa, non ho perso tuttavia l’occasione di fornire viste più ravvicinate.
  • Sfondo: per rendere le cose il più possibile chiare ho associato ai vigneti aziendali (o almeno ai corpi vitati più consistenti) anche il nome dell’azienda stessa, a volte abbreviato per motivi di spazio; nei casi più complessi, sotto al nome dell’azienda ho specificato anche la MGA di appartenenza e – dopo un trattino – anche l’eventuale nome della Vigna.
  • Sfondo: le immagini panoramiche, per i più svariati motivi (alcuni facilmente immaginabili) sono state scattate in anni e stagioni diverse. Normale quindi che le luci, i colori e il risultato finale siano diversi, anche tra le panoramiche della stessa azienda.
  • Sfondo: proprio perché scattate in momenti diversi, potrà capitare che alcuni vigneti presenti in un'immagine non lo siano in un’altra (perché nel frattempo piantati o spiantati). Ciò che però conta è che quelli dell’azienda in oggetto siano presenti e siano corretti, magari più vecchi o più giovani di quanto lo siano oggi, ma poco importa. Fotografie che si aggiornano in tempo reale e in autonomia non esistono.
  • Menu: vedrete, sarà utilissimo, perché vi consentirà di scorrere l’elenco delle aziende senza tornare alla pagina principale. Ricordate soltanto il codice colori: in verde è l’azienda che state consultando, in nero sono le aziende con una scheda completa, in grigio le aziende prive di immagini panoramiche e di un testo di approfondimento, in altre parole le già citate aziende “grigie”.

Cliccando ora sul pulsante “apri scheda”, l’immagine di sfondo verrà sostituita da una scheda di approfondimento che prevede in alto una finestra con i dati anagrafici essenziali (comune, indirizzo, email e sito web) e subito sotto (nel caso delle aziende “bianche”) un testo descrittivo di approfondimento. Più sotto ancora troverete invece tre colonne affiancate, che nello specifico – procedendo da sinistra verso destra –sono:

  • Vini: è una colonna che riunisce, in questo esatto ordine: 1) i vini attualmente in produzione, 2) i vini di futura commercializzazione; 3) le etichette fuori catalogo o che lo saranno a breve, stando alle informazioni ricevute dall’azienda. I secondi saranno evidenziati con un punto blu accanto al nome, mentre quelli fuori catalogo saranno affiancati da un punto di colore rosso.
  • Vini: per le etichette in produzione viene riportata la prima annata prodotta, che nella maggior parte dei casi è da ritenere veritiera poiché frutto di numerosi controlli incrociati; quando l’azienda stessa non ha saputo fornire informazioni certe e documentate, non possiamo tuttavia escludere che la prima annata possa risultare antecedente a quella da noi indicata; in totale assenza di informazioni attendibili, abbiamo preferito invece sostituire l’annata con un trattino.
  • Vini: per le etichette da tempo fuori catalogo, e in particolare per i vini antecedenti gli anni ’80, la prima e l’ultima annata sono da ritenere del tutto indicative in quanto è molto difficile avere notizie certe in merito; di nuovo, in totale assenza di informazioni attendibili, abbiamo preferito sostituire l’annata con un trattino.
  • Vini: anche per i vini di futura commercializzazione, la prima annata deve essere letta con un certo margine di tolleranza, dato che sovente la stessa azienda non ha potuto o voluto fornirne una con precisione, così come può accadere che le intenzioni iniziali dell’azienda cambino in corso d’opera.
  • Vini: pur assaggiando con regolarità, ho preferito non riportare alcuna valutazione (in centesimi o stelle) accanto ai vari vini elencati, e questo per almeno due motivi: 1) il mondo delle valutazioni è oggi così saturo da non avere bisogno di ulteriori rating; 2) la classificazione e la valutazione, come forse ho già avuto modo di scrivere, esulano dagli scopi di questo sito, che sono soprattutto informativi e di archivio. Più interessante mi è sembrato dunque evidenziare con un punto verde accanto al nome quel vino o quei vini che per ciascuna azienda mi sembrano particolarmente significativi, vuoi per la qualità espressa, vuoi per la storia e vuoi per il modo particolarmente efficace di declinare i caratteri espressivi della propria MGA di provenienza.
  • Vini: ultimo, ma non meno importante, è il caso dei vini ancora in commercio e che nel corso della loro storia hanno cambiato nome. Il caso forse più conosciuto è quello del Barolo Cannubi Boschis di Luciano Sandrone, nato nel 1985 e divenuto poi Barolo Aleste nel 2013. La domanda che ci siamo posti è stata quasi ossessiva: Aleste e Cannubi Boschis sono da considerare due vini a tutti gli effetti distinti, ciascuno con il proprio anno di nascita, oppure è più corretto riportare soltanto il Barolo Aleste indicando come prima annata quella del Barolo Cannubi Boschis, dato che di fatto sono lo stesso vino? Consapevoli che ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro, alla fine abbiamo preferito tenere traccia del cambiamento, mettendo il Cannubi Boschis tra i vini fuori produzione, con la sua prima e ultima annata, e inserendo ovviamente anche il Barolo Aleste con la sua effettiva annata di esordio.
  • MGA e Vigne: è una colonna che riporta in ordine alfabetico prima le MGA e poi le menzioni Vigna in cui l’azienda ha vigneti, indipendentemente dal fatto che esse vengano utilizzati per vinificazioni in purezza oppure no, e senza fare distinzione tra vigneti di proprietà e in affitto (per l’acquisto uve, vedete invece più avanti). Nel caso delle aziende “bianche” questo elenco è da ritenere estremamente accurato perché frutto di numerose verifiche; nel caso delle aziende “grigie”, per quanto attendibile, è da ritenere invece indicativo; nel caso l’azienda non possieda o non gestisca alcun vigneto all’interno di una MGA, o acquisti uve da vigneti ogni anno diversi, la colonna non comparirà.
  • MGA e Vigne: accanto a ogni voce sono riportate le superfici vitate (in ettari) che l’azienda gestisce all’interno di quella specifica MGA o Vigna, calcolate con una stima basata sul catastato vitato regionale, scaricabile gratuitamente sul sito della Regione Piemonte. Trattandosi appunto di una stima, tale numero è da ritenere puramente indicativo, non vincolante e utile soltanto a fornire un ordine di grandezza (del resto gli stessi dati ufficiali che ci vengono forniti dalle aziende risultano spesso imprecisi). Questo stesso numero fa inoltre riferimento alla superficie vitata totale, senza distinzione tra nebbiolo e altri vitigni. Nel caso questo dato non sia disponibile abbiamo utilizzato l’abbreviazione n.a.
  • MGA e Vigne: sempre a proposito di superfici, non di rado le aziende coltivano anche vigneti che non rientrano in una MGA o sono addirittura situati al di fuori dei confini della denominazione Barolo; è perciò scontato che in molti casi la somma degli ettari riportati in questa colonna fornisca soltanto un dato parziale circa i vigneti effettivamente coltivati dall’azienda in questione.
  • MGA e Vigne: nel caso infine di uve acquistate, accanto al nome della MGA e/o della Vigna abbiamo preferito non esplicitare alcun dato di superficie, sostituendolo quindi un trattino.
  • Mappe: è una colonna divisa, come la precedente, in due sezioni. In alto una mappa semplificata che permette di localizzare le MGA in cui l’azienda ha vigneti o da cui acquista uve. In basso, invece, uno o più estratti della mappa geoviticola con sovrapposti i vigneti aziendali (sempre e soltanto quelli che ricadono nelle MGA); in quest’ultimo caso i diversi colori utilizzati per evidenziare i vigneti non hanno alcun significato e sono stati scelti per semplici ragioni estetiche o per rendere più evidenti alcuni dettagli della carta stessa; in altri casi sono stati invece scelti per rendere più chiara l’appartenenza di ognuno a MGA diverse.
  • Mappe: nel caso l’azienda possieda o gestisca soltanto vigneti al di fuori di una MGA, la loro posizione sulla mappa sarà evidenziata con un cerchio verde, mentre compariranno regolarmente sugli estratti della mappa geoviticola.

A questo punto direi che è tutto, a parte un’ultima precisazione: nello scrivere ho più volte alternato la prima persona singolare alla prima persona plurale per sottolineare il lavoro di squadra a cui contribuisce anche Paolo De Cristofaro. Un lavoro senza precedenti, di cui siamo particolarmente fieri e orgogliosi.

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