Aurelio Settimo

Il parco vigneti della famiglia Settimo rappresenta la proprietà più estesa all’interno della MGA Rocche dell’Annunziata, fatto che da solo sarebbe già una carta pesante da giocare. Tiziana Settimo, tuttavia, è una persona poco avvezza ai clamori della ribalta: preferisce concentrarsi su un lavoro che rispetta totalmente la tradizione, senza concessioni, dando forma a Barolo che sono autentici esempi di classicità. Possono essere spigolosi e a volte quasi ostici, eppure nelle annate giuste si rivelano vere e proprie gemme di un tempo passato.
Un profilo stilistico che non deve stupire, dato che a Tiziana le maturazioni troppo spinte piacciono perfino meno delle luci dei riflettori; la scelta è quella di puntare su vendemmie precoci così da avere gradazioni ragionevoli, anche a scapito appunto di una minore armonia. Una visione dunque molto personale, tipica di interpreti ispirati che arricchiscono questo mondo senza essere ingombranti.

Note aggiuntive

Prima annata imbottigliata: 1961.

Il vigneto incluso nella MGA Arborina è l’unico destinato a varietà diverse dal nebbiolo, e più precisamente al dolcetto.